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Ho pensato un po' ai temi evidenziati a inizio discussione...
Argomento Enoch/personaggi femminili.
CITAZIONE (Élessar @ 10/4/2015, 18:37) [...]Non inizia un po' ad annoiarvi la monotonia con cui Enoch delinea i personaggi femminili? Intendo sia qui nella serie che spesso in generale? Non avete come la sensazione di vedere sempre lo stesso personaggio ma con una maschera - aspetto, ambientazione, quellochevolete - diversa?
Mi spiego, a me sembra di cogliere sempre la solita donna emancipata, ribelle e vorace nelle passioni e con uno sviluppo molto bidimensionale e privo di profondità. Non dico siano tutte così sia chiaro, Sera e Mirva hanno un loro timbro ed Ecuba in un certo senso varia. Ma le coprotagoniste da un albo e via non vi sembra incarnino sempre lo stesso stereotipo? Azzarderei delle Gea o delle Lilith reinventate?
E' un po' riduttivo ed in un certo senso una sorta di femminismo di facciata con connotazioni paternalistiche dato che costringe le donne indipendenti in uno sviluppo definito ed immutibile privandole di varietà e quindi credibilità narrativa. Magari dico stupidaggini ma volevo sapere che ne pensate, magari non è così ma Na'whe mi è sembrata l'epitome di questa tendenza. Che ne pensate?
CITAZIONE (- Nemo - @ 11/4/2015, 10:22) L'emancipazione, nel senso più esteso del termine, si riferisce a tutte quelle azioni che permettono a una persona o a un gruppo di persone di accedere ad uno stato di autonomia attraverso la cessazione della dipendenza (dell'assoggettamento) da una qualche autorità o potestà.
Vedo personaggi che più o meno immancabilmente ostentano la propria indipendenza (dalla cultura del paese di origine, dal genere maschile, nel perseguimento dei propri fini, da un ordine monastico, eccetera, ma più o meno sempre in funzione o relativamente al fatto che siano donne) o il percorso che fanno per raggiungerla. Più che 'emancipate', non avendo precisi precisi i riferimenti culturali/del potere delle donne ho pensato che fossero tutte piuttosto 'intraprendenti' e 'disinibite'... Gmor non si stupisce tanto, sembra, quando sente i cigolii dei cristalli, per esempio....come se fosse un dato di fatto, una sorta di clichè dell'amico... Sarà una 'spezia' contenuta nel 'sangue di drago'?
Come donna non vivo quelle descritte da Enoch come 'emancipate': Gea, alla fine, lo diventa...ma prima segue i dettami del suo ruolo, Lilith è 'emancipata' per le culture in cui viene calata, funzionale alla sua missione, ma finora è succube della sua origine, Na'whe ha la sua cultura d'origine a cui ubbidisce cmq, ed è quella cultura che la rende diversa dal contesto in cui la vediamo ... Sì forse 'stereotipo' nella rottura con il contesto attorno, che le rende un po' 'diverse' dall'ambiente... Forse tra 'diversi' (Ian per certi versi lo è) ci si attrae? Poi sembra che la telecamera narrativa si fissi su di loro...non mi zooma sulla comare che prepara la tortina per Ian....mannaggia!
Riflessione così.
Mi piacerebbe sapere se qualche persona ha fatto una tesi su questo tema... Probabilmente Enoch lo saprà... ci potrebbe stare
Argomento animalista. Devo ammettere che leggendo a volte il fumetto penso...'mmmh! questo pezzo a Pegli non piacerà!'... Come come ha scritto e dettagliato. Da un lato mi trovo concorde con i commenti di risposta che sono stati dati, come senso di fondo. Dall'altro una parte di me pensa che il fumetto è cultura, è mezzo di diffusione di idee, di punti di vista di fondo, che si possono leggere a prescindere dall'ambientazione. Quindi è giusto che gli aspetti animalisti non vengano tenuti da conto? che si possa fare fare continuamente quella fine agli animali?...però mi rendo conto che questo pensiero è trappola. Perchè a proseguirlo occorrerebbe imporre una dittatura di politically correct che ...non voglio...distorta...distorcerebbe il senso narrativo e di libertà di espressione.... anche se ciò che vedo mi può pesare....ma sta in me riuscire a collocare adeguatamente il messaggio che viene trasmesso. Credo.
Argomento 'spessore dei personaggi' Mi ritrovo con la riflessione di DarkStar sul volere, a volte, più profondità nei personaggi. E, di nuovo, eppure...a differenza di altri fumetti...mi sembra che grazie all'espressività che viene data ai volti, al meta linguaggio del corpo ritratto, ai disegnatori meravigliosi che riescono a dare l'idea...ecco...forse questa esigenza viene un pochino meno...perchè è da ricercare un po' in quanto le immagini regalano. Mi è venuto in mente questo per due motivi: - ultimo NN in cui sembrano applicare la stessa tecnica ma con risultati un po' tristi (e poi con tutte le parole che ci sono state in tutte le centinaia di uscite di NN prima...) perchè i disegni sono più piatterelli (imho); - nel romanzo (assenza immagini) più parole erano dedicate alle emozioni e ai pensieri...
...spero si capisca ciò che volevo dire...
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