23 - Sangue Chiama Sangue
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23 - Sangue Chiama Sangue

Aprile 2015 - Enoch / Trono - Porcaro

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    Dragoniere di Valhendàrt

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    ...che poi visualizzo queste statue di un bel colore ocra così come le pietre sonore...
    E la "tatuatura" del dio era per me il gioco luci-ombre delle foglie della fotesta su una superfice uniforme...
    Infine sí, di primo acchito, ho immediatamente pensato al Buddha dormiente di Bankok...
     
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    Dragoniere di Valhendàrt

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    CITAZIONE (DarkStar @ 10/4/2015, 09:28) 
    bellissimi tutti gli animali come la tigre e le cavalcature alate dall' aspetto felino.

    ...a me sembravano tipo pippistrelloni...
     
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  3. il cavaliere errante 3
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    a sproposito, io sento la mancanza delle streghe... voglio proprio vedere come le ritirano fuori... :wub: :wub:
     
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    Dragoniere di Valhendàrt

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    CITAZIONE (il cavaliere errante 3 @ 18/4/2015, 22:26) 
    a sproposito, io sento la mancanza delle streghe... voglio proprio vedere come le ritirano fuori... :wub: :wub:

    Tanto più che da allora abbiamo avuto occasione di vedere Ian abbastanza discinto ma il marchio (nel #9 così evidente) non si scorge...
     
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    Imperatore di Erondàr

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    CITAZIONE (LagunaColorada @ 18/4/2015, 15:11) 
    CITAZIONE (DarkStar @ 10/4/2015, 09:28) 
    bellissimi tutti gli animali come la tigre e le cavalcature alate dall' aspetto felino.

    ...a me sembravano tipo pippistrelloni...

    Anch'io trovo che abbiano un che di felino. Ma mi vengono in mente anche gli scoiattoli.

    Un modo per far ornare le streghe lo trovano.
     
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    Incursore Imperiale

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    Finale di storia piacevole, ma anche abbastanza scontato. Bella la storia breve, ottimi i disegni. Voto 7.
     
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    Dragoniere di Valhendàrt

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    Ho pensato un po' ai temi evidenziati a inizio discussione...

    Argomento Enoch/personaggi femminili.
    CITAZIONE (Élessar @ 10/4/2015, 18:37) 
    [...]Non inizia un po' ad annoiarvi la monotonia con cui Enoch delinea i personaggi femminili? Intendo sia qui nella serie che spesso in generale? Non avete come la sensazione di vedere sempre lo stesso personaggio ma con una maschera - aspetto, ambientazione, quellochevolete - diversa?

    Mi spiego, a me sembra di cogliere sempre la solita donna emancipata, ribelle e vorace nelle passioni e con uno sviluppo molto bidimensionale e privo di profondità. Non dico siano tutte così sia chiaro, Sera e Mirva hanno un loro timbro ed Ecuba in un certo senso varia. Ma le coprotagoniste da un albo e via non vi sembra incarnino sempre lo stesso stereotipo? Azzarderei delle Gea o delle Lilith reinventate?

    E' un po' riduttivo ed in un certo senso una sorta di femminismo di facciata con connotazioni paternalistiche dato che costringe le donne indipendenti in uno sviluppo definito ed immutibile privandole di varietà e quindi credibilità narrativa. Magari dico stupidaggini ma volevo sapere che ne pensate, magari non è così ma Na'whe mi è sembrata l'epitome di questa tendenza. Che ne pensate?

    CITAZIONE (- Nemo - @ 11/4/2015, 10:22) 
    L'emancipazione, nel senso più esteso del termine, si riferisce a tutte quelle azioni che permettono a una persona o a un gruppo di persone di accedere ad uno stato di autonomia attraverso la cessazione della dipendenza (dell'assoggettamento) da una qualche autorità o potestà.

    Vedo personaggi che più o meno immancabilmente ostentano la propria indipendenza (dalla cultura del paese di origine, dal genere maschile, nel perseguimento dei propri fini, da un ordine monastico, eccetera, ma più o meno sempre in funzione o relativamente al fatto che siano donne) o il percorso che fanno per raggiungerla.

    Più che 'emancipate', non avendo precisi precisi i riferimenti culturali/del potere delle donne ho pensato che fossero tutte piuttosto 'intraprendenti' e 'disinibite'...
    Gmor non si stupisce tanto, sembra, quando sente i cigolii dei cristalli, per esempio....come se fosse un dato di fatto, una sorta di clichè dell'amico...
    Sarà una 'spezia' contenuta nel 'sangue di drago'?

    Come donna non vivo quelle descritte da Enoch come 'emancipate': Gea, alla fine, lo diventa...ma prima segue i dettami del suo ruolo, Lilith è 'emancipata' per le culture in cui viene calata, funzionale alla sua missione, ma finora è succube della sua origine, Na'whe ha la sua cultura d'origine a cui ubbidisce cmq, ed è quella cultura che la rende diversa dal contesto in cui la vediamo ...
    Sì forse 'stereotipo' nella rottura con il contesto attorno, che le rende un po' 'diverse' dall'ambiente...
    Forse tra 'diversi' (Ian per certi versi lo è) ci si attrae?
    Poi sembra che la telecamera narrativa si fissi su di loro...non mi zooma sulla comare che prepara la tortina per Ian....mannaggia!

    Riflessione così.

    Mi piacerebbe sapere se qualche persona ha fatto una tesi su questo tema...
    Probabilmente Enoch lo saprà... ci potrebbe stare ;)

    Argomento animalista.

    Devo ammettere che leggendo a volte il fumetto penso...'mmmh! questo pezzo a Pegli non piacerà!'...
    Come come ha scritto e dettagliato.
    Da un lato mi trovo concorde con i commenti di risposta che sono stati dati, come senso di fondo.
    Dall'altro una parte di me pensa che il fumetto è cultura, è mezzo di diffusione di idee, di punti di vista di fondo, che si possono leggere a prescindere dall'ambientazione. Quindi è giusto che gli aspetti animalisti non vengano tenuti da conto? che si possa fare fare continuamente quella fine agli animali?...però mi rendo conto che questo pensiero è trappola. Perchè a proseguirlo occorrerebbe imporre una dittatura di politically correct che :sick: ...non voglio...distorta...distorcerebbe il senso narrativo e di libertà di espressione.... anche se ciò che vedo mi può pesare....ma sta in me riuscire a collocare adeguatamente il messaggio che viene trasmesso.
    Credo.

    Argomento 'spessore dei personaggi'
    Mi ritrovo con la riflessione di DarkStar sul volere, a volte, più profondità nei personaggi.
    E, di nuovo, eppure...a differenza di altri fumetti...mi sembra che grazie all'espressività che viene data ai volti, al meta linguaggio del corpo ritratto, ai disegnatori meravigliosi che riescono a dare l'idea...ecco...forse questa esigenza viene un pochino meno...perchè è da ricercare un po' in quanto le immagini regalano.
    Mi è venuto in mente questo per due motivi:
    - ultimo NN in cui sembrano applicare la stessa tecnica ma con risultati un po' tristi (e poi con tutte le parole che ci sono state in tutte le centinaia di uscite di NN prima...) perchè i disegni sono più piatterelli (imho);
    - nel romanzo (assenza immagini) più parole erano dedicate alle emozioni e ai pensieri...

    ...spero si capisca ciò che volevo dire...
     
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  8. il cavaliere errante 3
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    CITAZIONE
    Più che 'emancipate', non avendo precisi precisi i riferimenti culturali/del potere delle donne ho pensato che fossero tutte piuttosto 'intraprendenti' e 'disinibite'.(...) Come donna non vivo quelle descritte da Enoch come 'emancipate'

    Appunto. Ci voleva una donna per spiegarlo.

    CITAZIONE
    però mi rendo conto che questo pensiero è trappola. Perchè a proseguirlo occorrerebbe imporre una dittatura di politically correct

    Ecco. Dato che il sottoscritto ha vissuto in un periodo in cui il fanatismo imperava, odio in massimo grado qualunque tentativo di imporre qualcosa a me e a qualcun altro, anche fasullamente presentato come "bontà universale".
     
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  9. - Nemo -
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    CITAZIONE (LagunaColorada @ 19/4/2015, 22:11) 
    Come donna non vivo quelle descritte da Enoch come 'emancipate': Gea, alla fine, lo diventa...ma prima segue i dettami del suo ruolo, Lilith è 'emancipata' per le culture in cui viene calata, funzionale alla sua missione, ma finora è succube della sua origine, Na'whe ha la sua cultura d'origine a cui ubbidisce cmq, ed è quella cultura che la rende diversa dal contesto in cui la vediamo ...

    Non la vedo proprio così: Gea ricopre un ruolo cui però non è assoggettata, in realtà è abbastanza libera e indipendente fin dall'inizio. E così Na'whe che anzi quel ruolo se lo conquista e lo esercita come e dove le pare. Lilith non ne ho idea ché mi sono abbioccato a tre quarti del primo numero.

    Il punto è che quei ruoli e quelle culture non opprimono né legano chi decide di aderirvi consapevolmente (quando non con entusiasmo) come fanno evidentemente questi personaggi.

    Tutto il resto e in grado differente se lo conquistano. E 'sta conquista è un nodo centrale e caratteristica fondante del loro essere "personaggi" (o addirittura argomento per una storia come tutto l'arco narrativo di Gea o lo spinoff della cacciatrice, che tratta proprio di quello. Ma come pure quello della monaca che si affranca dal proprio ordine o di Zecosa che si costruisce una nuova posizione sociale fuori dalla capitale. O i flashback di Faccia d'Osso che da casalinga sottomessa diventa flagello dei mari).
    E questa è una caratteristica comune assieme all'essere 'intraprendenti' e 'disinibite' che vedo in questi personaggi.

    Poi non la vogliamo chiamare emancipazione, la chiameremo intraprendenza, indipendenza o Franco. Ma tant'è :)

    DISCLAIMER: In nessuna parte di questo post si intende dire che essere intraprendenti, disinibiti o emancipati sia (sempre) una cosa brutta.
     
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    Dragoniere di Valhendàrt

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    CITAZIONE (- Nemo - @ 20/4/2015, 11:29) 
    Il punto è che quei ruoli e quelle culture non opprimono né legano chi decide di aderirvi consapevolmente (quando non con entusiasmo) come fanno evidentemente questi personaggi.

    Su questo devo riflettere....mi sembra assai centrale...
    :sgrat:

    CITAZIONE
    DISCLAIMER: In nessuna parte di questo post si intende dire che essere intraprendenti, disinibiti o emancipati sia (sempre) una cosa brutta.

    invece, non ho capito perchè è stato necessario puntualizzare questo...
     
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  11. - Nemo -
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    CITAZIONE (LagunaColorada @ 20/4/2015, 15:20) 
    CITAZIONE (- Nemo - @ 20/4/2015, 11:29) 
    Il punto è che quei ruoli e quelle culture non opprimono né legano chi decide di aderirvi consapevolmente (quando non con entusiasmo) come fanno evidentemente questi personaggi.

    Su questo devo riflettere....mi sembra assai centrale...
    :sgrat:

    Per esempio, Na'weh non vede l'ora di cacciare e uccidere la tigre, non è che la tradizione la costringa a rinchiudersi in un'arena a combatterla. E una volta che lo fa, è sempre lei stessa che continua a decidere del proprio destino (vedi l'ultima pagina)
    (Tra parentesi e in un ragionamento semiparallelo, nello spinoff ci sono letteralmente l'uomo oppressore e la donna che si ribella fino alla vittoria. Ma così come nella storia di Faccia d'Osso e di Zebnonmiricordo, d'altronde)

    Vado a memoria che è passato un sacco di tempo dalla lettura e magari sbaglio, ma mi pare che per quanto in Gea ci fosse un aspetto di predestinazione nell'esser Baluardi, non ci fosse invece coercizione. Quelle che Gea decide di accollarsi sono responsabilità, non costrizioni più o meno fini a se stesse.

    E quindi quello che volevo dire è che anche nel contesto in cui sono immerse (il "ruolo", la "cultura") non le trovo succubi o costrette come invece Faccia d'Osso, per esempio.
    Che poi però si libera (si può dire che si emancipa? sicuramente è "indipendente") e come Gea e Na'weh ci diventa.

    CITAZIONE (LagunaColorada @ 20/4/2015, 15:20) 
    CITAZIONE
    DISCLAIMER: In nessuna parte di questo post si intende dire che essere intraprendenti, disinibiti o emancipati sia (sempre) una cosa brutta.

    invece, non ho capito perchè è stato necessario puntualizzare questo...

    Perché lo è stato in precedenza, allora per star sicuro... :)
     
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    Dragoniere di Valhendàrt

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    @Nemo: cmq il tuo ragionamento é così limpido, lineare, ragionevole e razionale che.... non so...la mia mente ingarbugliata e irrazionale si trova irragionevolmente a discordare...per puntiglio? Forse. O forse ogni aspetto mi appare sempre cmq con più sfaccettature...
    Quanto Na'whe non é succube della sua prova d'iniziazione...ovvero quanto ci si "fa piacere" una situazione e ci si sguazza perché é quella data?
    Vado troppo nel filosofichese?
     
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  13. - Nemo -
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    CITAZIONE (LagunaColorada @ 23/4/2015, 16:14) 
    Quanto Na'whe non é succube della sua prova d'iniziazione...ovvero quanto ci si "fa piacere" una situazione e ci si sguazza perché é quella data?
    Vado troppo nel filosofichese?

    Secondo me sì :lol:
    La stai mettendo sul piano: "Mi piacerebbe volare sbattendo le braccia, me tapino succube della gravità e della fisiologia!" :)
     
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    Dragoniere di Valhendàrt

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    CITAZIONE (- Nemo - @ 23/4/2015, 16:25) 
    CITAZIONE (LagunaColorada @ 23/4/2015, 16:14) 
    Quanto Na'whe non é succube della sua prova d'iniziazione...ovvero quanto ci si "fa piacere" una situazione e ci si sguazza perché é quella data?
    Vado troppo nel filosofichese?

    Secondo me sì :lol:
    La stai mettendo sul piano: "Mi piacerebbe volare sbattendo le braccia, me tapino succube della gravità e della fisiologia!" :)

    ...ah! Ecco perchè non riesco a librarmi!

    ...veramente pragmatico! ;)
     
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    Incursore Imperiale

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    Salve a tutti, finalmente riesco a iscrivermi qui dentro, certo che è stato molto complicato arrivare qui. :P

    Sono appassionato della saga Dragonero, perchè il fantasy mi è sempre piaciuto, il mio genere preferito insieme alla fantascienza, e mi stupisco che la Bonelli non abbia pensato prima ad un fumetto fantasy dopo che con Nathan Never e Dylan Dog, avesse esplorato l'horror e la fantascienza.

    Devo dire che la serie nonostante fosse partita senza particolare livello qualitativo, pur essendo i primi numeri abbastanza buoni, è cresciuta sempre di più a poco a poco, e ancora non ha mostrato tutto il suo potenziale. :clap:

    Fin'ora, non ho mai avuto l'impressione di leggere storie inutili, o semplici riempitivi giusto per andare avanti ogni mese, ogni numero è servito a delineare bene il mondo di Ian, e ogni personaggio non è una semplice comparsa, ma è una figura complessa che in un futuro può sempre tornare in altre storie.

    L'unico appunto sono i protagonisti, all'inizio li consideravo un po' stereotipati, ma andando avanti migliorano abbastanza. :sisi:

    Solo il protagonista Dragonero avrebbe bisogno di un'evoluzione, però anche lui ha mostrato lati interessanti del suo carattere in alcune storie, come in quest'ultimo numero dove
    ammazza a sangue freddo il mostro pur potendolo risparmiare.


    Anche le storie sono molto complesse, dove i personaggi non si limitano a fare scontri tra buoni e cattivi distinti e separati, ma hanno rapporti complicati, come nell'ultima storia uscita fin'ora.

    Dove praticamente sono i due cacciatori che hanno scatenato la furia del mostro uccidendo il suo padrone, evitando di fare la solita storia dove i buoni sconfiggono il mostro e poi festaggiano tranquillamente.


    Mi è piaciuto moltissimo soprattutto la cacciatrice Na-Weh.

    E' un personaggio molto complesso, bella, affascinanante, ambigua e pericolosa, che si rende complice della morte di tanti innocenti, e di fronte al Viresilve si spaventa così tanto che quando Ian la va a salvare, invece di aiutarlo a combattere, scappa via lasciando solo il protagonista.


    In definitiva, questa serie si prende un bel 10 tondo da parte mia. :clap:
     
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241 replies since 8/4/2015, 20:48   4502 views
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