Dragonero Forum - Serie Fantasy della Bonelli Editore, creata da Luca Enoch, Stefano Vietti e Giuseppe Matteoni

Posts written by julianross11

  1. .
    Il mio primo Brendon letto è stato, nel terzo anno in cui gestivo un'edicola (mi arrivavano quotidianamente parecchi fumetti, ma quasi non li considerai di striscio per anni... non so come feci a resistere al richiamo tentatore), Il terzo peccato mortale, numero 92.
    Erano i mesi in cui stava uscendo il primo numero regolare di Dragonero, per cui mi interessai per la prima volta a questi fumetti "per adulti".
    Ricordo che rimasi affascinato dall'atmosfera mistico-malinconica-fantasy alternativo che permeava il fumetto, davvero notevole.
    La storia in sé non la ricordo perfettamente al 100%, ma ricordo che la trovai discreta, non di più, non di meno. Di sicuro però mi è rimasta una scia, non la ho mai rimossa davvero dalla memoria. Una cosa sicura è che c'erano un paio di personaggi femminili legati tra loro da una tragicità di fondo, come invidia o gelosia. Abbastanza struggente e con venature horror.
    Il tuo/vostro primo Brendon, invece? Qual è stato e come lo avete trovato?

    CITAZIONE (DarkStar @ 15/9/2018, 22:55) 
    Strana e rarissima ma piacevolissima sensazione, sentire di qualcun altro che ha compreso pienamente e apprezza questo fumetto.
    Anche perchè, se rileggi indietro, spesso ero solo contro tutti, o quasi, al punto che mi ero definito "il difensore d' ufficio" di Brendon ... :D

    Metto l' indirizzo di un sito/blog dove è presente un bellissimo articolo, in tre parti. Da rifarsi gli occhi anche solo per le tavole che lo accompagnano.
    Poi è straniero, ed è comunque una soddisfazione quando all' estero apprezzano i nostri fumetti.

    http://luthoralexander.blogspot.com/2010/0...ies-part-i.html

    (Anticipo il paragrafo finale con la "conclusione")

    "Brendon" shows us, in all its various characters, the human response to despair and to the pain of the loss, that is the pain of an entire era; and everyone reacts according to his own nature: some abandon themselves to sorrow; some instead fight the violence with other violence and madness; others still do ignore the reality, pretending to live in a normal world; the sect of the "Black Moon" seeks power and magic for to create a world of darkness and obscurity and for to rule the whole Earth; and then there is Brendon, who lives for revenge and hope, wandering constantly in search of his own destiny.


    Infine approfitto per mettere quella che forse è la mia tavola preferita (naturalmente con Anja, dal leggendario Lacrima di Tenebra)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9592582/LDT_1_0.jpg)

    Ho letto (e capito; allora i miei studi sono serviti a qualcosa) questo pezzo che hai quotato, e in effetti lo trovo molto centrato, ha colto l'essenza di questo mondo e dei personaggi che lo popolano, ciò che li accomuna, e come reagiscono in vari modi a questo elemento comune che vivono.
    Allora darò un occhio all'intero sito. Grazie.

    Edited by julianross11 - 16/9/2018, 01:57
  2. .
    Sì, ho tutti e 12 gli speciali, ma ormai li lascio da leggere dopo aver letto il centesimo numero.
    Ho anche l'unico vero speciale a colori uscito in questi anni (quello con Morgan Lost è più un team-up, mentre l'ultimo è uscito spezzato in due volumetti; forse me li procurerò più avanti), che non mi è piaciuto granché. Non ce ne sono altri, giusto?

    Ah, come avresti intitolato una serie collaterale? "Favole nere della Nuova Inghilterra" può andare? Oppure "Fiabe" al posto di "Favole"? Oppure "della nuova era" anziché "della Nuova Inghilterra" in modo da visitare altri luoghi del pianeta post-grande tenebra?
    Pensandoci bene, io scelgo "Fiabe nere della Nuova Era".

    Edited by julianross11 - 16/9/2018, 01:53
  3. .
    CITAZIONE (DarkStar @ 15/9/2018, 22:55) 
    Strana e rarissima ma piacevolissima sensazione, sentire di qualcun altro che ha compreso pienamente e apprezza questo fumetto.
    Anche perchè, se rileggi indietro, spesso ero solo contro tutti, o quasi, al punto che mi ero definito "il difensore d' ufficio" di Brendon ... :D

    Metto l' indirizzo di un sito/blog dove è presente un bellissimo articolo, in tre parti. Da rifarsi gli occhi anche solo per le tavole che lo accompagnano.
    Poi è straniero, ed è comunque una soddisfazione quando all' estero apprezzano i nostri fumetti.

    http://luthoralexander.blogspot.com/2010/0...ies-part-i.html

    (Anticipo il paragrafo finale con la "conclusione")

    "Brendon" shows us, in all its various characters, the human response to despair and to the pain of the loss, that is the pain of an entire era; and everyone reacts according to his own nature: some abandon themselves to sorrow; some instead fight the violence with other violence and madness; others still do ignore the reality, pretending to live in a normal world; the sect of the "Black Moon" seeks power and magic for to create a world of darkness and obscurity and for to rule the whole Earth; and then there is Brendon, who lives for revenge and hope, wandering constantly in search of his own destiny.


    Infine approfitto per mettere quella che forse è la mia tavola preferita (naturalmente con Anja, dal leggendario Lacrima di Tenebra)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9592582/LDT_1_0.jpg)

    Penso di capire dal tuo post che l'aspetto che più gradisci di Brendon sia il suo notevole lato emotivo e cioè la grande capacità dell'autore di parlare all'anima grazie anche a personaggi profondi e malinconici.

    Avrei una domanda per te: sono consapevole, come ho detto nel mio post, che esulerebbe dal fumetto e andrebbe visto solo come un "di più", una testata quasi "a parte" (a differenza di testate come Nathan Never
    o Dragonero in cui possono essere parte integrante dell'esperienza, vedi Universo alfa e le future Cronache dell'Erondar, da me molto attese), ma...
    come avresti accolto una testata collaterale come "Favole nere della Nuova Inghilterra", che andasse ad ampliare il raggio d'azione con altri luoghi dell'ambientazione, senza Brendon e con protagonisti di volta in volta differenti (magari le avventure dei suoi amici sciamani, o sul passato o futuro di alcuni personaggi interessanti apparsi nella serie, oppure con altri cavalieri di ventura..o su epoche più in là con gli anni rispetto agli anni in cui è ambientato il fumetto..)?
    Io sicuramente la avrei accolta favorevolmente. Avrebbe costituito uno strato ulteriore di interesse, di "gittata" del progetto e di longevità, avrebbe contribuito alla sensazione di completezza e di mio affetto nei confronti dell'opera, pur non togliendo o aggiungendo nulla al fumetto base in sé.
    Avrebbe, in un certo modo, agito da contraltare al "fiato corto" del fumetto base, che di certo non si può dire sia "di ampio respiro". (ogni progetto interessante può essere ampliato, senza strafare; poi si può ampliarlo bene oppure lo si amplia male, ma questa è un'altra storia)

    C'è comunque da dire che, da soggettista e sceneggiatore unico dell'intera serie, già quindi parecchio indaffarato, Chiaverotti non avrebbe avuto il tempo materiale di realizzare una simile espansione, anche nell'ipotesi che avesse considerato l'idea e avesse ricevuto l'ok dai piani alti della redazione.

    Edited by julianross11 - 15/9/2018, 23:57
  4. .
    Rispolvero questo topic giusto per esprimere il mio entusiasmo incondizionato per questo fumetto.
    Ormai sono giunto a leggere 88 albi della serie regolare, e non posso più parlare di casi isolati, ma di una costanza di rendimento impressionante: questa è solo la mia esperienza personale, ma almeno la metà di quelli che ho letto li voterei dall'8 in su.
    È quell'unione di giallo investigativo e di fantasioso che non mi delude mai, con colpi di scena e rivelazioni finali ogni singolo numero.
    Tutt'altro che ripetitivo: se lo fosse, non continuerei a essere sorpreso dalla fantasia spropositata di questo autore.
    Disegnatori quasi sempre di altissimo livello, di poco sotto il livello di Dragonero. Il migliore probabilmente Ricciardi.
    È talmente valido per me il fumetto che, ad ogni numero che inizio, parto già con la certezza che a fine albo sarò soddisfatto per una grande pensata a livello di trama generale.
    Chapeau.
    Decisamente il mio fumetto preferito.
    Se uscisse una ristampa di tutta la serie a colori con formato e tipo di carta valorizzanti, ci farei più di un pensierino; ma so che è pura utopia, per una serie ormai appartenente al passato della casa editrice.

    P.S. quindi a chi può piacere questo fumetto e chi quindi non lo troverà ripetitivo?
    Chi dà molta importanza alle rivelazioni finali, alla idea sottostante la trama del singolo albo, alla razionalizzazione di un apparente irrazionale.
    Se amate queste tre cose, il fumetto è eccellente e ha buone probabilità di essere il vostro preferito.

    P.P.S. È quasi sempre presente una vena malinconica, che spesso non è fine a sé stessa ma parte integrante della vicenda e dei personaggi. Può aggiungere un tocco di profondità, per chi non cerca necessariamente la solarità assoluta (alla Tex, ipotizzo, pur se non lo leggo).

    P.P.P.S. L'ambientazione non è una vera e propria protagonista/punto di forza come può invece (potenzialmente) esserlo in Dragonero, ma nemmeno un punto debole: numero dopo numero viene comunque sfruttata per diversi dettagli delle storie, e l'atmosfera che si respira è abbastanza netta, definita, con una propria identità e coerenza. La presenza di una saga della Luna nera (non un capolavoro assoluto di qualità) che di tanto in tanto prosegue, facendo da contorno all'ossatura portante degli albi autoconclusivi, è un tocco in più che non guasta ed accentua l'atmosfera-ambientazione, tantopiù che è legata alla storia personale del protagonista.
    I dialoghi non sono male, lo stile di scrittura è valido anche se a volte un po' sopra le righe/sensazionalista senza apparente motivo (può risultare ridicolo).
    Sui personaggi: buona la caratterizzazione, alcuni sono molto umani, diversi rimarranno impressi a lungo nella memoria.

    Insomma, il fumetto riesce a essere persino completo, soddisfando un po' su tutti i fronti e non solo sui grandi punti di forza che dicevo prima. Le uniche vere mancanze, ma che sono caratteristiche che esulano dagli scopi del fumetto (se ci fossero, poi, snaturerebbero le sue peculiarità su cui punta) potrebbero essere un'assenza di ampio respiro e coralità (che ci può invece essere in varie occasioni in Nathan Never o Dragonero, tipo, che vantano o vanteranno ad esempio testate fuori-serie che ampliano la portata oltre il protagonista di testata, vedi Universo alfa e magari Cronache dell'Erondar) e di insegnamento culturale (alla Martin Mystere o alla Dampyr di Boselli, tipo) o incursioni che tocchino la morale (alla Mercurio Loi?). Non mi vengono in mente altre "lacune"... (magari si potrebbe dire che la natura misteriosa di base è pressoché costante, ma chi vuole veramente un fumetto che cambia sempre natura ad ogni albo?... non potrebbe nemmeno definirsi una serie regolare a protagonista e ambientazione fissi, tale eventualità)
    Fantastico, invece, l'"insegnamento dell'anima", nel senso di saper toccare certe corde emotive.

    Per quanto riguarda il paragone con Dragonero, non può sussistere nemmeno perché si tratta di due progetti con scopi e basi diverse, praticamente agli antipodi.

    Edited by julianross11 - 15/9/2018, 23:08
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    CITAZIONE (chinaski89 @ 14/9/2018, 01:30) 
    CITAZIONE (fabio milito pagliara @ 13/9/2018, 06:26) 
    Si è narrata una guerra, ci sono stati dei cambiamenti. Si poteva narrare altro.

    Forse il punto centrale era narrare una guerra non trasformare totalmente il fumetto.

    Personalmente il finale ipersuperscontato della guerra mi ha deluso molto più dei mancati sconvolgimenti, anche perchè a sti grandi cambiamenti non ho mai creduto. In generale non un flop totale, ma non ci siamo lontani. Forse avevo troppe aspettative io.

    Concordo. Infatti parlando di flop, non mi son riferito alla sola assenza di "cambiamento" (che poi è il minore dei mali), ma a molti altri fattori, tra cui un peso rilevante lo ha la banalità dell'esito finale (scontatezza).
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    CITAZIONE (fabio milito pagliara @ 13/9/2018, 06:27) 
    Che c'è stata una guerra.

    E quindi? È divertente vedere disegni di gente che si dà mazzate? Fosse un videogioco capisco, bisogna attuare strategie e calarsi in prima persona per combattere, non sai se vinci o se perdi ecc, Ma in un fumetto dove i buoni vincono, i cattivi perdono sistematicamente, non c'è cambiamento, non c'è approfondimento del cattivo, non c'è sfruttamento di quanto seminato finora, ecc. Quindi dove sta il fascino? nel pim pum pam? fosse almeno a colori, almeno quello. . . ok disegnato bene, ma la trama di 1000 tavole che si può riassumere in 2 righe come la mettiamo?
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    Non ho ancora letto la saga (ho smesso l'acquisto proprio in prossimità dell'inizio), ma si può dire che sia stato un enorme buco nell'acqua?
    Almeno gli albi singoli hanno il fascino di avere ogni mese l'imprevedibilità dalla loro parte, la possibilità di avere sempre una storia nuova da scoprire.
    Già una saga del genere non ha questo fattore (si sapeva ovviamente che sarebbe andato tutto a posto per i buoni), ma in più non è stato approfondito per niente il "cattivo", e oltretutto è come se non fosse cambiato assolutamente niente?
    Cioè, a che pro mesi di preparativi di battaglie e battaglie?
    Dulcis in fundo, non è stato sfruttato praticamente nulla di ciò di cui si era parlato nei numeri precedenti la saga.
    Confermate la cosa? grande flop quindi?
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    CITAZIONE (Fil_Kane @ 8/9/2018, 12:06) 
    Ciao a tutti, una domanda, ma le figurine in regalo potranno essere attaccate su un album o sono fini a se stesse?

    Ciao a te. Sono pensate per esser attaccate al comodino vicino al letto, o sull'armadio della camera da letto.
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    I colori della copertina sono strepitosi (chiaramente aiutati dal bel disegno, giacché occorre un bel disegno sotto perché i colori ben fatti eccelgano) per realismo. Sono della calibratura e vividezza perfette.
    Mi riferisco alla sensazione netta della luminosità solare che è resa vera come il vero.
  10. .
    Domanda: i coloristi quando capiranno che, se una loro colorazione è destinata a un albo dalla carta non patinata, devono AUMENTARE la maledetta luminosità (valore di gamma)? (dato che poi nella resa sull'albo Bonellide verrà di molto diminuita)
    Confrontate pagina 43 dell'albo con la identica immagine in anteprima della stessa tavola qui in prima pagina... sembrano addirittura due coloristi diversi talmente grossa è la differenza di resa.
    Notate come la ottima differenziazione dei colori nella tavola in anteprima vada a diventare un unico pastone scuro che è praticamente monocolore: e questo è solo un esempio di una costante di tutto l'albo, pervaso da una specie di tinta scurente appiattente monocolore, come una sorta di filtro grigio-bluastro di sottofondo onnipresente.
    Cioè, non penso ci voglia un genio a capire che puoi anche fare i migliori colori in assoluto, ma se poi la tua resa è completamente stravolta la colpa è anche tua che non hai aumentato di molto la gamma per adattamento al supporto finale...

    Edited by julianross11 - 11/8/2018, 00:52
  11. .
    Lo ho letto nell'edizione Cosmo, ed oltre ad avere ottimi disegni, ho ADORATO la storia per la sua struttura e finale.
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    Avresti preferito 94 pagine di omini che si sparano in ogni vignetta di ogni pagina?
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    CITAZIONE (Brando92 @ 4/11/2017, 17:47) 
    Voto "Le ali dell'Erondar", poiché come dice MUT ha una colorazione più realistica, per quanto chiara.


    Molto probabilmente "L'orrore di Teoan" si classificherà al terzo posto.

    Con tutti i fan del metal e del Dark che ci sono in questo forum e sui forum in generale,è possibile che vinca,anche.
    Votato Le ali, che è la mia personale vincitrice per l'illuminazione.
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    Contribuirebbe enormemente a rendere MONDO il mondo di dragonero, quindi decisamente Sì. Direi anzi che sarebbe la cosa migliore possibile da fare.
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    Copertina spettacolarmente luminosa e cielo perfetto.
199 replies since 14/11/2014
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