Dragonero Forum - Serie Fantasy della Bonelli Editore, creata da Luca Enoch, Stefano Vietti e Giuseppe Matteoni

Posts written by Vaarth

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    CITAZIONE (mrALFA @ 19/7/2013, 11:12) 
    Forse la maschera non serve per celare il personaggio... ci avete pensato? ;)

    Infatti!
    Non so perché, ma continua questa diatriba sul fatto che l'identità di Darth Vader/Xara sia troppo facile da indovinare.
    A me sembra evidente non solo l'identità del personaggio, ma anche che gli autori non hanno voluto nasconderla. Se avessero voluto creare questo mistero, avrebbero fatto ben altro.
    Io dico che la parte interessante non è il mistero sull'indentità di Darth Vader al femminile, ma il piano che Xara e l'elfa nera hanno in mente. Questo è molto più interessante e misterioso, tanto più che l'elfa nera, pur di vederlo realizzato, è disposta ad accettare la violenza sulla natura, cosa che normalmente dovrebbe farla imbestialire. Anche gli obiettivi di Xara sono ignoti. Prima era una rampante e ambiziosa tecnocrate al servizio dell'impero. Ora è a capo di un potente e armatissimo gruppo di orchi che sta schiavizzando degli umani.
    Stranamente, invece, tutti i commenti si sono limitati al "mistero" della sua identità.
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    Anche per me Dampyr è il miglior fumetto fra quelli che attualmente leggo.
    E' vero, capita qualche storia di livello inferiore, ma la media è comunque molto alta. Inoltre gli approfondimenti storici che accompagnano molti albi sono sempre molto accurati.
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    Concordo con le vostre considerazioni.
    Certo che se leggessimo che il cielo è verde, perché si voleva creare un mondo fantasy diverso dal mondo in cui viviamo noi storcerei un po' il naso (questo sì che avrebbe bisogno di una spiegazione plausibile). Per il resto troppe spiegazioni scientifiche sono eccessive.

    Le inconsistenze logiche nella narrazione rappresentano sicuramente un fattore molto più fastidioso.
    Ad esempio, dopo il numero 1 e non avendo mai letto il romanzo, la reazione di Ian all'acquisizione dei "poteri" dopo l'uccisione del drago mi sembrava un po' stonata, visto che proveniva da una famiglia di uccisori di draghi. Mi sono chiesto come mani non fosse preparato a quello che gli sarebbe accaduto.
    Poi mi pare di aver capito, nel numero 2, che il drago ucciso non era proprio un drago qualunque e che le conoscenze di uccisori di draghi sono legate più che altro al passato della sua famiglia, quella stonatura non la vedo più.

    Ma qui non stavamo parlando di mappe? Mi sa che sono andato un po' OT :sgrat:
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    CITAZIONE (- Nemo - @ 18/7/2013, 10:42) 
    Sì, sono d'accordo, per quanto ho idea che il problema sia un po' più grosso delle arance :)

    Io il problema delle arance non lo sottovaluterei... :fear:
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    CITAZIONE (- Nemo - @ 18/7/2013, 09:35) 
    Boh, io penso che stabilire come sarebbe un mondo "dal punto di vista ambientale, ma anche culturale" sia creare l'ambientazione.
    Mi chiedo anche quindi che senso abbia "abolire le stagioni" se davvero "queste cose" non dovessero essere state poi sviluppate.

    Sono stato per anni e fino a pochissimo tempo fa (purtroppo) un giocatore di D&D e ho fatto anche il master, per cui sul creare un'ambientazione sfondi una porta aperta.
    Quello che intendevo per distinzione fra creare l'ambientazione e immaginare un pianeta senza stagioni era più scientifico.
    I cicli naturali sarebbero diversi (non esisterebbero le piante stagionali, ad esempio), non esisterebbero le migrazioni degli uccelli, ecc. Cosa comporta questo? Ad esempio niente arance! Le arance crescono d'estate, ma maturano quando arriva il freddo. Quando il freddo tarda ad arrivare, come nell'ultimo inverno, la maturazione delle arance è arrivata più tardi. Come sarebbero i frutti in un mondo senza stagioni, visto che i frutti che conosciamo sono legati alle stagioni?
    Le temperature sarebbero molto diverse: dove abito io, nelle giornate estive più calde si superano i 35 gradi di giorno (l'anno scorso si arrivò a 42) e si può stare sui 25 e oltre di notte, mentre nelle giornate invernali più fredde si possono anche non superare i 0 gradi di giorno e di notte si può scendere anche a -10-12 e anche meno. Tutta questa variabilità non ci sarebbe più, ma, alle stesse latitudini avremmo sempre, facendo un calcolo molto semplificato, circa, una temperatura inferiore a 20 gradi di giorno e 7-8 gradi di notte. A questo punto si potrebbe valutare l'orbita. L'orbita dovrebbe essere ellittica. Un pianeta con le dimensioni pari a quelle della Terra e una distanza dalla propria stella simile a quella della Terra (c'è un'equazione non troppo complessa, ma che non ricordo, per calcolare a quale distanza dalla stella si può formare un pianeta come la Terra) dovrebbe avere un'orbita ellittica. Quindi non abbiamo stagioni, perché i raggi dell'astro arrivano sempre con la stessa angolazione durante l'anno, ma abbiamo dei periodi dell'anno in cui il pianeta è un po' più vicino all'astro e altri in cui è più lontano. Questo, credo, causerebbe qualche variazione.
    E queste sono solo idee buttate lì, non troppo scientificamente supportate. Un'analisi più scientifica andrebbe molto più a fondo.
    Però, IMHO, se gli autori iniziano con queste elucubrazioni, che sono puramente parascientifiche, credo non ne escano più.

    L'aspetto meno scientifico che, al contrario, potrebbe essere importante per la creazione dell'ambientazione è, ad esempio: niente stagioni = niente migrazioni degli animali => le popolazioni, anche quelle più primitive, sono molto più stabili, perché salvo occasionali carestie o guerre, quando una popolazione ha trovato un equilibrio con l'ecosistema in cui vive, tendenzialmente non dovrebbe spostarsi. Conseguenza della stabilità territoriale delle popolazioni potrebbe essere una certa chiusura culturale verso le altre popolazioni.

    Sono d'accordo con te sul fatto che se si sceglie di non avere stagioni, questo dovrebbe comportare una qualche conseguenza nell'ambientazione, altrimenti perché fare questa scelta?
    Tuttavia stiamo discutendo di un'inezia, tanto è vero che, senza questa discussione, ad esempio tu (come credo molti altri lettori) non ti saresti nemmeno accorto della mancanza di stagioni.
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    CITAZIONE (BarbonIlBarbuto @ 17/7/2013, 22:07) 
    Per creare un mondo perfettamente coerente con le leggi fisiche ci vorrebbe una troupe di scienziati.

    Esattamente.
    Spiegare perché possa esistere un pianeta senza stagioni è piuttosto semplice, ma immaginare come sarebbe un pianeta simile alla Terra, ma senza stagioni (dal punto di vista ambientale, ma anche culturale) diventa talmente complesso da trascendere il fantasy. Gli autori dovrebbero dedicare più tempo a definire queste cose che a creare l'ambientazione.
    Io dico che ci si può fermare qui.
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    CITAZIONE (Emti Asre @ 30/5/2013, 15:16) 
    Se non ci sono ci sono stagioni vuol dire che il pianeta non gira su se stesso, e se non gira su se stesso sono cavoli acidi e amari.

    Ehm, se un pianeta non gira su se stesso non ci sono il giorno e la notte, ma le stagioni non dipendono da quello!

    Le stagioni dipendono dall'inclinazione dell'asse della Terra rispetto al piano dell'orbita attorno al Sole.
    Le stagioni, così come le conosciamo noi, nelle aree temperate, sono come sono perché la Terra è inclinata con un certo angolo (più di 20°, se non ricordo male).
    Un pianeta senza inclinazione dell'asse o con un'inclinazione minima, sarebbe praticamente senza stagioni. Quindi il pianeta in cui si svolgono le avventure di Dragonero non deve avere necessariamente le stagioni e ciò può essere spiegato semplicemente con la mancanza dell'inclinazione dell'asse.
    Sempre se non ricordo male, Venere dovrebbe avere un'inclinazione di pochi gradi, quindi su quel pianeta le stagioni comportano dei cambiamenti quasi nulli.
    L'unico appunto che si potrebbe fare (però si parla di fantasy, la fantasia non può essere imbrigliata totalmente dalla scienza) è che la natura così come la conosciamo noi è strettamente legata al ciclo delle stagioni. In un pianeta senza stagioni alcune cose potrebbero essere diverse (migrazioni degli uccelli, cicli degli insetti, letargo di certi mammiferi, esistenza di piante stagionali, maturazione di certi frutti, ecc.).
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    Due appunti/considerazioni. Ovviamente a fin di bene.

    1) Tecnologia
    In generale non mi piace il fantasy tecnologico. Mi piace lo steampunk, ma è un'altra cosa e sono un lettore di Brendon, ma lì siamo in un futuro postapocalittico del nostro mondo, per cui la tecnologia è inevitabile.
    Non disdegno fantasy alternativi, ma la tecnologia mi infastidisce un po' (ovviamente è un gusto personale).
    Mi pare di capire che in Dragonero, oltre a essere una scelta degli autori, è anche un importante spunto narrativo, come il ruolo dei tecnocrati e il rapporto fra tecnologia e magia e, molto probabilmente, ha un ruolo pesante nell'ambientazione. Mi fido comunque degli autori, anche se alcune trovate mi hanno lasciato un po' perplesso, come il dispositivo di invisibilità della chiatta nel primo numero e l'automa che guida la nave volante in questo secondo numero. Da un lato abbiamo persone che combattono con spade e asce e si muovono a cavallo e dall'altro abbiamo costrutti tecnologici che sarebbero fantascienza anche nel nostro mondo. Tutto questo non è un po' squilibrato?
    Mi chiedo inoltre come facciano le tecnocrati (ma sono solo donne o è un caso che le prime due incontrate siano di sesso femminile?) ad avere sempre "in tasca" l'oggetto tecnologico da utilizzare in ogni situazione. Dato che dalle vignette che si vedono viaggiano abbastanza leggere (dati i vestiti attillati che indossano Myrva e Xara, se avessero le tasche piene di aggeggi vari, si vedrebbe :D ), tutto ciò che usano da dove lo tirano fuori? Vabbè, mai dimenticare che Mc Gyver, colui che potrebbe essere l'idolo di ogni tecnocrate, andava in giro solamente con un coltellino svizzero... Però qui non costruiscono i loro congegni al momento, li hanno già pronti nel loro equipaggiamento.

    2) Meglio usare lo spoiler
    Questione della signora oscura.
    I colpi di scena sono belli, ma non ci devono essere sempre. Come ha già scritto qualcuno, questo è un fantasy, mica un giallo o un triller. Quindi, anche se il mistero dell'identità della signora oscura pare poco misterioso, non ci vedo nulla di male. Quello che mi aspetto da un fantasy è che questo personaggio sia ben costruito (e per ora le premesse ci sono tutte), non che mi lasci di stucco scoprire la sua identità.
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    Ciao a tutti, mi sono appena iscritto (in realtà ho già fatto un commento al numero 2, quindi questo è il mio secondo messaggio).
    Sono un accanito lettore di romanzi fantasy e di fumetti ed ho imparato ad apprezzare Enoch e Vietti sulle pagine di Gea e Nathan Never, per cui direi che Dragonero è un fumetto fatto apposta per me!
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    Ciao a tutti, questa è la prima volta che scrivo su questo forum.
    Anch'io ha lasciato un giudizio positivo sul numero 2 (ho votato 7, perché sono pignolo ed esigente, ma per me è un voto elevato).
    Sono un appassionato di fumetti e di fantasy, per cui l'attesa per Dragonero era notevole. Tra l'altro, non avendo letto il romanzo a fumetti, con la serie sono partito da 0.
    Continuo con lo spoiler, non si sa mai.
    Confesso che il numero 1 mi aveva un po' deluso. Dopo la partenza fulminante con l'inseguimento sul tetto, il tutto si era un po' arenato. Invece il numero 2, pur non contenendo quasi nessuna scena d'azione, l'ho trovato ottimamente costruito e bilanciato, anche nell'alternanza fra presente e flashback. Diciamo che ora, però, dopo questo numero, mi aspetto i fuochi d'artificio.
    Il finto mistero dell'identità dell'oscura signora/Xara-Darth Vader mi sembra interessante. Sinceramente si intuisce già da quando Xara cade in fiamme che ci poteva essere un ritorno. Se gli autori avessero voluto farla morire, Ian avrebbe trovato il suo cadavere. Io credo che possa essere un personaggio interessante, soprattutto in coppia con la psicopatica elfa nera e spero che il suo ruolo non termini alla fine di questa storia quadrupla.
    Mi complimento anche per l'ambientazione. Pur non amando il fantasy tecnologico, apprezzo il lavoro fatto. Già dai primi due numeri traspare chiaramente che il contesto in cui si muovono i personaggi è un'ambientazione complessa e curata nei dettagli.
    Divertenti anche i battibecchi fra Sera e Gmor che immagino diventino un elemento caratteristico della serie, sperando che alla lunga non diventino troppo ripetitivi.
    L'unico personaggio che non mi ha fatto accendere alcuna scintilla è, purtroppo, proprio il protagonista (a parte la scena con il drago d'acqua). Lo vedo un po' troppo rigido e stereotipato. Ma c'è tempo.
1345 replies since 12/7/2013
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