8 - Il segreto degli Ubiqui

l'uso delle pietre sonore, la scoperta di un nuovo mondo (anzi due, che non si capisce bene dove siano), il ritorno di uno strambo personaggio come il mappatore, delle ottime idee nei mondi descritti, fra cui quella di una vera e propria razza (ma non ho capito se siano essi umani col dei disegni sul viso o se siano uomini-insetto).

una velocità dello svolgimento degli eventi che ne sminuisce la portata, quasi a tirar via le ottime idee di partenza.
Non capisco, ad esempio, la necessità di mettere il viaggio nel secondo mondo, che ha occupato un numero di pagine considerevole, togliendo spazio all'esplorazione del primo, forse solo per inserire la gag dozzinale delle primitive attirate dalle dimensioni di Gmor, con Ian che copre gli occhi di Shote come se fosse una bambina!
Lo stesso inserimento di Shote, personaggio che potrebbe essere interessante, è avvenuto così, in maniera assolutamente veloce e abbozzata, mentre a mappatore praticamente non è stato dedicato spazio

le pietro sonore... esistono da sempre, ma nessuno ha mai capito come funzionassero. Ne aveva attivato una il mappatore suonandola a caso. Gli uomini dell'impero, non avendole capite, le distruggono. Aurachesperomuoiapresto ne capisce il funzionamento in pochi secondi e ne attiva una ben due volte. Così, tutto molto abbozzato e senza approfondimenti. E il viaggio con l'uso delle pietre sonore sarebbe una delle scoperte più importanti della storia dell'Erondar!