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Gilford23
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CITAZIONE (gyjex @ 14/1/2017, 13:09) Ha la faccia spalmata perchè è in violenta accelerazione, ma tutto a vi dirvi volete ??
Faccia spalmata? Spero tu sia ironico! Qui non si parla di espressioni ma di una fisionomia che cambia e mi sembra oggettivo questo...
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L'imperatore ironico! Ma và è tutto un impressione.
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Letto poco fa.
Questo albo non mi ha per niente entusiasmato, anzi.
Premetto che non sono un fan delle storie dove il 90% buono è un lungo flashback, soprattutto se viene fatto invece di, ad esempio, proseguire con la trama principale del fumetto.
Al di là di questo, che è un semplice gusto personale, ho trovato la trama davvero carente.
Interessante scoprire qualcosa su tribù indigene nel mondo di Dragonero ma nulla più.
La storia non mi ha lasciato proprio nulla.
Anche i disegni questa volta non mi sono piaciuti, soprattutto in alcune scene i volti dei personaggi non mi hanno convinto.
Nota a parte, invece, la copertina.
Davvero meravigliosa.
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Imperatore di Erondàr
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Vi dirò... L'ho letto però boh... C'è una profonda sensazione di incompiuto. Boh, non m'ha soddisfatto, quindi 10
Ma qualcuno ha provato a googlare quella strana lingua ??
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Atlantis Lux
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@gyjex Non ho provato... dici che si stavano scambiando ricette di cucina? 
CITAZIONE (Brando92 @ 14/1/2017, 02:15) L'idea che gli dei traggano la propria forza in base al numero di credenti non e' poi molto originale. In altri contesti fantasy e fantascientifici ritroviamo la stessa cosa.
Più che l'originalità di un'idea a tutti i costi, è più che altro da premiare l'applicazione efficace di quell'idea. In questo caso, non è nuova la trovata che una divinità tragga potere dalle suppliche dei suoi seguaci (fatto anche piuttosto ovvio), ma serve a spiegare il perché l'Impero non ammetta culti estranei a quello ufficiale sul suo territorio.
E' molto difficile nella letteratura di genere non rifarsi a qualcosa di già visto, però dovremmo guardare il contesto, piuttosto che il particolare.
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- Nemo -
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CITAZIONE (Atlantis Lux @ 15/1/2017, 09:50) CITAZIONE (Brando92 @ 14/1/2017, 02:15) L'idea che gli dei traggano la propria forza in base al numero di credenti non e' poi molto originale. In altri contesti fantasy e fantascientifici ritroviamo la stessa cosa. Più che l'originalità di un'idea a tutti i costi, è più che altro da premiare l'applicazione efficace di quell'idea.
In generale, certamente.
Ma nello specifico non credo si criticasse quello, quanto si rispondesse a un'annotazione precedente che trovava l'idea perlomeno inusuale, al di là del merito di efficacia.
Rispetto alla quale, meh, a ognuno.
Capisco cosa vorrebbe significare Ian che volge le spalle al dio e si concentra forte forte, ma per l'appunto nel contesto, ci vedo poco senso. Ma vabè, arrivati a quel punto, si sorvola, ché per quel che mi riguarda la storia è già bella che andata, per via di tutti i motivi sollevati da utenti molto più bravi nell'esporre il proprio pensiero  |
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Gilford23
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Mea culpa, ho parlato io di originalità, non sono un esperto di narrativa fantasy ma tra videogiochi, film e qualche libro non avevo mai letto una cosa del genere e quindi mi è sembrata originale:)
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Confermo: la mia non era affatto una critica, ma una puntualizzazione. Il riutilizzo di questa idea l'ho trovato ben fatto e ben calato nell'atmosfera dell'Erondar.
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Dopo tutti i vostri commenti, non ho molto da aggiungere. L'albo non è facile da valutare (per me, s'intende).
La storia contiene molta azione e la cosa mi è piaciuta. Tra l'altro ci sono anche alcune trovate decisamente interessanti.
Soprattutto
l'assalto al nuvolante e le tecniche utilizzate dagli indigeni. Fra l'altro proprio questo mi ha fatto pensare che evidentemente è frequente che dei nuvolanti dell'Impero sorvolino le foreste del sud, perché gli indigeni sembrano piuttosto attrezzati per assaltare questo tipo di mezzi.
Purtroppo, però, la storia contiene una quantità di maccosa che, per me, risulta superiore al limite accettabile.
La maggior parte li avete già individuati voi, per cui non aggiungo nulla.
Commento qualche passaggio un po' a caso.
Cacciatrici
La parte delle cacciatrici è eccessivamente lunga. Si poteva riassumere, dato che molti altri passaggi avrebbero meritato qualche approfondimento in più.
Le divinità
Non trovo particolarmente originale che le divinità traggano il loro potere dal fatto che siano venerate, ma ormai è difficile essere originali, con tutto quello che è stato già scritto. Comunque mi piace come l'idea sia stata resa. Alla fine le divinità mi sembrano più dei costrutti tecnologici/magici di una tecnologia sconosciuta che gli indigeni dei territori meridionali hanno semplicemente trovato.
Cosa fa Ian
Non sappiamo casa ci facesse Ian nei territori meridionali e la cosa può anche non essere rilevante, ma il suo modo di agire mi sembra un po' debole. Si affida completamente a uno stregone (o qualsiasi cosa sia) di una tribù rivale (ma questo tizio agisce da solo? I suoi "trucchetti" mi sembrano talmente potenti da poter sbaragliare la tribù avversaria senza troppi problemi. Alla fine pare buttato lì per fornire ai protagonisti le risorse necessarie e risolvere la situazione. E taccio sulla polvere che fa capire le lingue...) sostanzialmente fregandose di tutto. L'unica cosa che gli interessa è salvare i suoi compagni. Il fatto è che a volte Ian è ligio al dovere oltre ogni cosa, mentre altre volte mette davanti al dovere molte altre cose.
L'epilogo
Ma dato che la tribù era fuggita, perché non hanno distrutto la statua del dio subito? Magari così potevano tentare di salvare il loro compagno. Invece tornano dopo 10 anni sapendo che al massimo potranno recuperare il corpo. Tra l'altro scoprono che la statua è ancora attiva e il corpo al suo interno si è conservato. E se riportandolo a casa riportassero un problema?
Disegni.
La copertina mi è piaciuta. E' vero, contiene un piccolo inganno. Ma è inutile che ci stupiamo, lo sappiamo che le copertine sono una libera interpretazione del copertinista.
I disegni dell'albo non mi sono dispiaciuti, al netto di qualche vignetta non sempre venuta bene e un tratto che per entrambi i disegnatori si discosta da quello cui siamo abituati su questa testata.
Ian giovane non sembra poi così giovane...
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Atlantis Lux
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CITAZIONE (Vaarth @ 16/1/2017, 11:05) Non trovo particolarmente originale che le divinità traggano il loro potere dal fatto che siano venerate, ma ormai è difficile essere originali, con tutto quello che è stato già scritto. Comunque mi piace come l'idea sia stata resa. Alla fine le divinità mi sembrano più dei costrutti tecnologici/magici di una tecnologia sconosciuta che gli indigeni dei territori meridionali hanno semplicemente trovato.
In Malazan abbiamo infatti incontrato lo stesso concetto 
Però interessante l'idea che possano essere delle reliquie abbandonate da una società che precedentemente aveva abitato l'Erondar. Il dio dormiente incontrato un po' di tempo fa farà parte della stessa famiglia di costrutti magici? |
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CITAZIONE (Atlantis Lux @ 16/1/2017, 17:08) CITAZIONE (Vaarth @ 16/1/2017, 11:05) Non trovo particolarmente originale che le divinità traggano il loro potere dal fatto che siano venerate, ma ormai è difficile essere originali, con tutto quello che è stato già scritto. Comunque mi piace come l'idea sia stata resa. Alla fine le divinità mi sembrano più dei costrutti tecnologici/magici di una tecnologia sconosciuta che gli indigeni dei territori meridionali hanno semplicemente trovato. In Malazan abbiamo infatti incontrato lo stesso concetto
Sì, ma se citi Malazan non vale. Lì c'è tutto!
CITAZIONE Però interessante l'idea che possano essere delle reliquie abbandonate da una società che precedentemente aveva abitato l'Erondar. Il dio dormiente incontrato un po' di tempo fa farà parte della stessa famiglia di costrutti magici?
Io l'ho interpretato così. Tra l'altro sia il dio cannibale, sia le altre divinità descritte dallo stregone hanno proprio questo aspetto. Secondo me anche quel dio dormiente fa parte di questa categoria.
Immagino/suppongo che durante i rituali accada qualcosa (di magico?) che va ad attivare questi costrutti e gli indigeni li hanno scambiati per divinità |
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Se è per questo tanto in Lankmar, in Conan e sulla terra morente di Vance c'è il concetto
anche a me sembrano robotici
Forse è un principio simile a quello degli aiutino di luresilca visto nell'Erondar |
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Ho riletto questo albo. Se fosse stato piu' lungo forse sarebbe stato meglio. Sara' una mia fissazione, ma i monoalbi, quantomeno la maggior parte, mi sembrano troppo affrettati. Fosse stato anche solo mezzo albo piu lungo forse sarebbe stato meglio.
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Apprezzato il giusto (votato 6)
Ancora una volta albo che lascia poco, ma che fornisce fin troppi spunti dibattimentali sui forum: purtroppo non tutti positivi. Tutti i rilievi fatti da altri utenti, a livello della trama, li condivido (e confesso m'han creato parecchi problemi nell'andare avanti nella lettura). In assoluto la cosa che più continua ad infastidirmi è la messa in scena del racconto nella quale fatico a ritrovarmi: pagine e pagine di "cose" didascaliche, come l'esplorazione del nuvolante abbattuto (perdipiù con spiegazione pensata di quanto Ian stesse facendo) o l'incontro con le cacciatrici, e poi un dar per scontato la capacita del lettore di unire i puntini (Ian che volta le spalle al Dio, ad esempio, oppure la cieca fiducia nello stregone trovato per caso) per "risolvere" le scene più importanti... se è una scelta dell'autore per fornire un ritmo specifico alla narrazione confesso che non la capisco, e poco la apprezzo , considerandola poco equilibrata.
... Però i disegni li ho apprezzati abbastanza (anche qui con tutti i se, i ma ed i però da alti citati), trovandoli funzionali al racconto che strabordava azione da ogni pagina. E proprio questa forsennata galoppata nelle foreste meridionali mi ha fatto gradire a sufficienza l'albo.
La copertina è fenomenale. Non c'è altro da dire
Saludos
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171 replies since 8/1/2017, 16:38 5151 views
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