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CITAZIONE (gyjex @ 22/2/2015, 16:14) Mah... in Skyrim ci sono un mucchio di razze che uccidono draghi Ma non è letteratura o romanzi... dai gyjex sforzati di più
Che bello andare OT di domenica...........
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Federico P.
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Dopo aver letto l'albo, trascorse - molto velocemente, per la verità - le dozzina di pagine di commenti (che rimangono comunque un buon segno dell'interesse che suscita, una volta finito e riposto in libreria) mi trovo ad avere poco o nulla da aggiungere a quelli che mi hanno preceduto. Mi limito quindi ad un paio di annotazioni del tutto personali che come tali devono essere prese. La prima è che, IMHO, il Dragonero scritto (principalmente) da Vietti è superiore a quello raccontato (principalmente) da Enoch. Gli Autori lavorano in tandem ma, mi duole ammetterlo, quando si tratta di Mr Alfa personalmente la storia assume un piglio nettamente più sicuro. Questione di gusti personali, senza dubbio, in questo influenzati anche da una serpeggiante delusione nella lettura di Lilith (anche se nutro forti speranze nel prossimo anno di vita editoriale della cronoguerriera di Casa Bonelli). La seconda impressione. Leggendo l'albo, mi sono ricordato del film Black Hawk Down di r. Scott (e, per la verità, anche alcuni passaggi del libro American Sniper che sto leggendo). Un volo pindarico, sicuramente: poi ci ho riflettuto e ho colto il flebile nesso (ed ho capito meglio perché questo albo mi era piaciuto così tanto). Vietti mette in scena scelte strategiche (militari ma non soltanto) da parte di Ian non dico sbagliate ma ... sporche: prese cioè sull'onda - anche emotiva - del momento, senza troppo badare alle conseguenze, immediate o meno, che ne deriveranno, dovendo agire/reagire sul momento. Un tocco salvifico di realismo nella storia che procede, che rende Ian deciso sì ma contemporaneamente meno monolitico che in passato (sul discorso dei poteri di Ian e della loro evoluzione manco mi inoltro perché sinceramente mi hanno interessato poco o nulla: sono ben funzionali alla trama e tanto mi basta). Reparto grafico sempre di ottimo livello: è impressionate, questo sì, il livello medio della testata (altissimo) sotto questo profilo. Un plauso a tutti i disegnatori coinvolti, ciascuno con il proprio stile. E ben venga che sia così.
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Mr. Bakes
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Voto 8/9. Altra storia molto soddisfacente, che vede un'Antonella Platano in forma smagliante, dettagliata e pulita senza risultare plasticosa.
Le questioni morali sollevate sono sempre interessanti, prevedibili quanto vogliamo, ma sempre attuali e sempre ben accette. Ian a tratti sprucido e non troppo politically correct è qualcosa che continuo ad apprezzare di questa serie.
Le atmosfere riescono a risultare sempre variegate di albo in albo e la caratterizzazione dei personaggi permette di evitare quel senso di déjà-vu tipico di molte serie.
E poi, deo gratias, una serie che non si basa sul colpo di scena finale, ma che accompagna il lettore durante il viaggio.
E mi rendo conto che, dopo 21 albi, sto ancora a parlarne come un qualcosa di nuovo e recente, segno della freschezza della serie, che ha ancora tanto da dire.
P.S. Spero che ritorni di tanto in tanto qualche tocco umoristico che, personalmente, è sempre ben accetto.
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CITAZIONE (Mr. Bakes @ 2/3/2015, 19:07) P.S. Spero che ritorni di tanto in tanto qualche tocco umoristico che, personalmente, è sempre ben accetto.
Assolutamente.
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CITAZIONE (Federico P. @ 26/2/2015, 15:52) La prima è che, IMHO, il Dragonero scritto (principalmente) da Vietti è superiore a quello raccontato (principalmente) da Enoch. Gli Autori lavorano in tandem ma, mi duole ammetterlo, quando si tratta di Mr Alfa personalmente la storia assume un piglio nettamente più sicuro. Questione di gusti personali, senza dubbio, in questo influenzati anche da una serpeggiante delusione nella lettura di Lilith (anche se nutro forti speranze nel prossimo anno di vita editoriale della cronoguerriera di Casa Bonelli). mi sento di concordare in toto (anche sul resto)
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Ottima storia, ma manca giusto quel qualcosino per renderla perfetta, un capolavoro, e quindi il voto è un 8/9, superiore al numero precedente. Ho letto i commenti positivi della prima pagina di questo topic dalla copertina alla trama ai disegni, e visto che condivido molto di quello già scritto da voi prima, non sto a ripetere.
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Credo che DN dia il meglio in storie in stretta continuity, e qui mi sebra avanzare solo il personaggio di sera. Nonostante ció è un albo che si fa leggere. Non privo di spunti di riflessione, sulla malvaggità/ignoranza umana ma anche sulla facile creduleria del popolo. Attuale ai nostri giorni.
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Però continuity e evoluzione dei personaggi non sono proprio la stessa cosa ...
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Si insomma.. Intendevo che avanza la storia, in continuity, di sera. Non l'evoluzione del personaggio. Comunque ci siamo capiti. Forse.
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GLI SPETTRI DEL LAGO (n.21) Altro numero discreto, che però è nettamente superiore al precedente. Questa volta alla sceneggiatura c'è Vietti, che se la cava con una storia piuttosto semplice e ricca d'azione ma molto più avvincente della precedente. L'intero racconto mi ha fatto stare sulle spine per scoprire la verità sulla presunta profezia di morte che incombe sul villaggio. Alla fine, sarà Sera (che altrimenti sarebbe stato un personaggio inutile, visto che nel resto della storia è tutt'altro che decisivo) a scoprire la verità. Nel finale si rivede il personaggio visto nella conclusione della storia "Discesa nell'inframondo": chi sia è ancora un mistero, tuttavia non vedo l'ora di leggere la storia in cui si confronterà con Ian; pare infatti un bel nemico. Ottimi i disegni della Platano, ma d'altronde, per quanto riguarda l'aspetto grafico, con Dragonero non si rimane mai delusi. Splendida la copertina di Matteoni.
Storia: 7,5 Disegni: 8,5
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175 replies since 9/2/2015, 14:49 3605 views
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