Glossario Erondariano

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Arkenvoss

Posted on 17/7/2014, 00:35

Incursore Imperiale

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Ecco la lista di termini in Lingua Antica tratta dal romanzo a fumetti (Glossario in calce al volume) e dagli albi della serie regolare; contiene anche i vari contenuti pubblicati sul blog di Dragonero e sui romanzi in prosa.

aggiornato fino al: n° 22 - L'uomo delle foreste.

-
-an: città libera (es: Solian, Arjan).
-(n)àrt: città dell'Impero (es: Arcendàrt).
-(n)darto: "vincitore" (di/del) (es: Varliedarto).
-elt: lingua orquin "fratello di" (es: Gmor-elt).
-ill: "figlio di" (es: Arànill).

A
Abĕii: "coloro che partirono" (gli elfi della diaspora).
Aconito: "strozzalupo", chiamato comunemente "arsenico vegetale". E' un veleno potentissimo e mortale.
Ægarwi: "i malaticci", dispregiativo utilizzato dagli elfi per indicare gli uomini.
Albălgei: "gente fredda e bianca". Noti come Algenti, le milizie guerriere dei demoni. [11]
Albălgenàr(e): "paese degli Algenti (regione indefinita della Terra dei Draghi).
Algěfehre: lega metallica molto resistente che non conduce calore.
Âneolàn: "senza sole", nome per l'estensione settentrionale della Terra dei Draghi.
Anisia: potente droga costrittiva. Crea forte dipendenza. Conosciuta anche come "droga dei carcerati".
Arcelŏnte: "lunga barriera" (il Vallo).
Arcendàrt: "città della barriera".
Arkawe: "ciò che è nascosto, inaccessibile".
Àrva mùira: "luogo selvaggio, segreto" (regione della foresta dove vive la "Ruda Mama").[5]
Ātmāth: esclamazione utilizzata da un popolo di cacciatrici del sud.
Atrea: "scura, nera".
Awon Ti O'Wo Ara Ti Am'Otekun: "coloro che indossano la pelle di tigre", titolo onorifico dell'ordine di cacciatrici di un popolo del sud.
Awrasùhre: "mare della brezza", il mare interno dell'Erondàr.

B
Beheree: popolazione che abita la costa a sud di Solian.
Bestiarii: famigerati gruppi di braconieri. Sono per lo più considerati come reietti.
Bhile: Albero sacro dei “Figli di Olhim”, una popolazione pagana che vive nel nord dell'Erondàr.
Burpen: "colui che digerisce col tuono".

C
Calĕfhundàr: "il paese del terreno caldo", si trova nelle zone centrali del Margondàr.
Camelon: Bestia selvaggia di grandi dimensioni con grossi aculei sul dorso. Usa la lingua come una frusta.
Clàmeofluhre: "fiume che urla". Fiume fragoroso, tumultuoso.
Contrīvadhòre: "che riducono in polvere", piante stritolatrici.
Cura: Acronimo indicante la polizia segreta che opera all'interno dell'Erondàr.

D
Dakpa Sonam: Un testo di preghiere ai Khame scritto da un monaco dal cuore puro.
Damiana: Tipo di erba. Se ridotta in polvere è in grado di aumentare la virilità di chi l'assume.
Doar-Khan: potente clan orquin, molto rispettato.
Dz'onot: cenote sotterraneo, grotta con presenza di acqua dolce all'interno.

E
Elawin: "pianta degli incubi", pianta allucinogena.
Eleusi: minoranza di erboristi molto malvista. [14]
Eluvĕfluhre: Fiume esondante.
Elva: Elfo.
Elvilla: diminutivo di Elfo.
Eolànisùhre: Mare del Sole.
Er’el Atant’ar: "il Martello del Sole", l’immenso deserto che si estende a sud, nel Vhâcondàr.
Er’al Sauant’al: "la Sposa del Sole", l'antica capitale del Vhâcondàr, completamente rasa al suolo. [1]
Erondàr: Impero.
Eshintya: se ridotta in polvere ed inalata causa la morte dopo poche ore. Esiste un antidoto.

F
Fargh: Enormi mammiferi che vivono all'interno del Varliendàr. Si spostano in mandria.
Fedia: "portatrice della vita", rarissima pianta nota per le sue incredibili proprietà taumaturgiche.
Fhaŭcasæpta: "gola/valle sbarrata". Nome della valle del monastero delle Madri Guariane.
Findhe: frontiera.
Findhelōc: lago di confine.
Flanya: pianta comune utilizzata per la produzione di molti preparati di erbe.
Fluhre: fiume.
Fluhrefindhe: fiume di frontiera - corso d'acqua che separa un confine.
Fluhrendàrt: città fluviale.
Fluidi: particolari liquidi ottenuti dalla raffinazione dei miasmi provenienti dal mondo sotterraneo degli Abominii.[17]

G
Gahriné: pacifica popolazione semi-nomade che gravita nei pressi del Margondàr, a sud est dell’Awrasùhre.
Génhu: casata.
Gharn: divinità orquin.
Gøtcha-kun: lingua nanica "le caverne del fango".
Grigòrendàr: "paese grigio", nome per le grandi pianure antistanti il Vallo.

H
Hàlwesùrhe: "Mare Dorato", bagna le coste del Suprelúrendàr e quelle ad ovest del Margondàr e del Vhâcondàr.
Hunda: acque.
Hirkush: cavalcatura simile a un grosso stambecco, viene utilizzata dai guerrieri del nord.
Hirto: "peloso, irsuto".
Hümhefluhre: "il fiume di terra", si trova nel continente degli orchi.

I
Intŭe: "guarda", voce del verbo guardare.
Ir’Alca Te’nei: "Albero che sazia", pianta grassa desertica. [3]
Ir’Elerkir: il "burlone", una parte del deserto del Vhâcondàr. [4]

L
Lai Lethoi: "bei baffetti", testa votiva nei pressi di Solian nota per il suo buffo aspetto.
Leocanide: La secrezione del suo fegato viene distillata per creare un "tonico" alcolico molto rinomato.
Lintil omèa: "fiore che aiuta", altro come con cui è conosciuta la Foglia Rapida.
Linwafella: "Foglia Rapida", pianta rigeneratrice.
Lōc: lago.
Lurelis: un cristallo in grado di creare un canale magico tra due interlocutori che si trovano in luoghi diversi.
Lùresilca: "pietra di luce". [8]
Lùresindo: "Custode della Luce", antico ordine di maghi cui appartiene Alben.
Luwiemaste: "che ha la mano fiorita", "pollice verde", elfo mastro botanico.

J
Jikima: leggendario e famigerato ordine monastico di cenobiti. E' stato totalmente epurato dall'Impero. [15]

K
Karkassero: una razza di giganti; esiste un odio razziale reciproco con la razza degli Orchi.
Khame: Spiriti (religione).
Khame adwerte: "che gli spiriti mi proteggano", tipica esclamazione di uso comune.
Khame morea: "le usanze di coloro che stanno sopra", unico credo e religione ufficiale dell'Impero.
Khatŭluvarlo: "giovane drago".
Kochat të mhëda: la piana delle "grandi ossa". [2]

M
Mahuŏvăco: lett. "grande vuoto". [10]
Manĕshunda: "acque delle anime dei morti". [9]
Mârgo: Orlo, confine.
Mârgofluhre: "fiume di confine".
Margondàr: "le terre del margine", territori a sud dell'Awrasùhre.

N
Nem-Hesi: una misteriosa città galleggiante abitata dagli "uomini di sale".
Nhùgra Silvhe: Foresta delle tenebre. Regione della foresta dove vive la "Ruda Mama". [5]
Nhùgrachâva: "voragine di tenebra". [13]
Nhùgraĵinn: "demone di tenebra".

O
Olhim: guerrieri del nord.
Oméa Soòvhôre: "che aiuta le foreste a guarire", altro nome della Foglia Rapida.
Onyr: il "fungo dell'oblio", risulta mortale se utilizzato allo stato puro. Inizialmente causa cecità.

P
Pirokýrii: "padroni del fuoco", corpo militare dell'Impero. Meglio conosciuti come Piromastri.

Q

R
Rathûn-kun: lingua nanica "caverne delle nuvole" o anche detta "ventre della notte". [12]
Reietti: Aberrazione umana ad opera dei cenobiti Jikima. [16]
Rhoyiik: enormi uccelli carnivori dotati di artigli alti più di tre metri.
Rômelinwe: "foglie scure", nome di Frondascura, la città nascosta degli elfi silvani.
Rômevarlo: "drago scuro, bruno".
Rhuberfluhre: "Fiume Rosso", sgorga nel Varliendàr (sotto il nome di "Fiume Grigio") e si riversa nell'Awrasùhre.

S
Saripod: il ponte del salto.
Sævha Mâthe: "madre crudele", soprannome della "Ruda Mama".[5]
Sævhasĕctha: "tagliatrice crudele", nome della spada brandita da Ian Arànill.
Sēnlinderhén: il popolo delle grandi foreste del Suprendàr.
Shah: "feticcio", Fantoccio animato magicamente.
Shiverāta: "grande conoscenza", titolo onorifico dell'ordine dei Lùresindi.
Shivesindo: "custode del sapere", sapiente, scienziato, ricercatore.
Shushai: "Madre dei Boschi", altro nome con cui è conosciuta la "Foresta Vecchia".
Silcacôrde: "dal cuore di pietra", soprannome della "Ruda Mama". [5]
Silcardĕa: "pietra calda". [6]
Smærdjass: mammifero onnivoro estremamente docile, noto per la sua totale stupidità.
Sinhecôrde: "senza cuore", crudele. Soprannome della "Ruda Mama". [5]
Sinte: "lampo, scintillio".
Sintesùhre: "mare scintillante", bagna le coste ad est del Margondàr e del Vhâcondàrt, circonda l'isola degli orchi.
Sores: sorella.
Suanin: congegno creato da una famiglia di Impuri, è in grado distorcere la luce, creando un manto di invisibilità.
Súprelure: "ultima luce", Ponente.
Suprelúrendàr: "paese dell'ultima luce", territorio ad ovest dell'Erondàr. Si estende dal Vallo fino al Margondàr.

T
Tȁbeolime: "fango putrido". [7]
T’ai Sen’Ehn: "l’Amico del viandante", pianta grassa desertica. [3]
Tectuendàrt: la torre che funge da sede alla Gilda dei Tecnocrati.
Trollghest: "frantumatore di ossa", "spettro delle foreste". Feroce e possente predatore solitario.

U

V
Vàlhendàrt: "città del potere", la capitale dell'Erondàr.
Varliedàrto: "vincitore di draghi".
Varliendàr: Terra dei Draghi, a nord del Vallo.
Vàrlo: "drago".
Verrocanide: mammifero che vive nei boschi. Il suo sangue è un acido estremamente ustionante.
Vetwadàrt: "città vecchia".
Vetwasilvhe: "foresta antica".
Vhâcondàr: "paese vuoto", territorio desertico a sud dell'Erondàr.
Vhâcondàrt: "città vuota", città abbandonata, rovine, ruderi.
Virēsilvhe: "uomo dei boschi", orso di grandi dimensioni.
Viridevirē: "uomini verdi", mezzelfi che fanno da tramite per gli elfi di Frondascura.
Vitræsilca: "pietra di vetro".

W
Wajeeh: Una delle tribù dei Sēnlinderhén (il popolo delle grandi foreste del Suprendàr).

Y
Yog-Nadah: nome di una delle famiglie degli Impuri, scampata all'epurazione compiuta dai Lùresindi.

Z
Zaghari: Gruppi di raminghi che si guadagnano da vivere organizzando combattimenti tra belve feroci.

NOTE

[1] Si narra che l’antica civiltà dei Re della Sabbia sia crollata quando la loro capitale, la leggendaria Er’al Sauant’al, “la Sposa del Sole”, venne rasa al suolo in una sola notte dal passaggio di un numero incalcolabile di Lame Erranti lanciate in una cieca e furiosa corsa verso il nulla. Queste Lame Erranti sono enormi rocce piatte di pietra nera, lucida e dai bordi taglienti, che fluttuano a mezz’aria a volte da sole, a volte in larghi gruppi.

[2] È un luogo inospitale, arido e pietroso, senza vegetazione e con poca fauna che si trova sugli altipiani rocciosi del Novelurendàr (poco più a nord di Candarya). Quasi ovunque, per decine di leghe in ogni direzione, spuntano dalla terra argillosa le ossa di animali colossali, morti centinaia, se non migliaia di anni fa. Si narra che si tratti dei resti di enormi pesci vissuti nell'antichità.

[3] Nota per la produzione quasi istantanea di due diversi tipi di fioriture. La prima fioritura, molto nutriente e dissetante, avviene quando viene inciso il fusto della pianta. La seconda fioritura avviene subito dopo la prima. Nel secondo tipo di fiore si trova un veleno mortale (quest'ultimo viene estratto ed utilizzato dalle popolazioni locali per avvelenare le punte delle frecce.

[4] Nota per le apparizioni (e scomparse) delle monumentali vestigia di una civiltà scomparsa.

[5] Incarnazione dello spirito della foresta. Si crede possa essere una strega cannibale, un mostro. Gli elfi ne sono terrorizzati.

[6] Una pietra unica nel suo genere, appartenuta per generazioni alla dinastia del nano Mimr. Utilizzata per rinfrancare il Grande Divieto.

[7] Materia prima a base di zolfo, utilizzata come combustibile dai Tecnocrati. Fu impiegato dal Margravio Moravik come componente di base per la creazione del terribile "fango pirico".

[8] una pietra in grado di emanare luce, se usata con appositi riflettori è in grado di creare un potente fascio di luce in grado di uccidere i demoni. Risulta essere molto duttile in ogni sua forma. Grazie alle sue peculiarità viene spesso utilizzata dai Tecnocrati.

[9] Zona d'acqua nell'Awrasùhre che si trova intorno all'Isola Orfana. E' popolata dagli spiriti dei Guardiani del Sangue. Mentre i morti sorvegliano i mari, i vivi proteggono le terre dell'isola. Nell'Isola Orfana era custodita l'ultima goccia esistente del sangue di un drago.

[10] La regione da cui provengono i demoni. Il passaggio tra i due mondi fu sigillato tramite il "grande divieto".

[11] Elfi ridotti in schiavitù e corrotti durante l'invasione demoniaca. Non riuscirono a fuggire dalle loro terre per tempo. La progenie di quell'aberrazione continua a riprodursi a nord del Vallo.

[12] Così chiamata per via delle pietre basaltiche levitanti al suo interno.

[13] Una sorta di "portale" utilizzato dai demoni per penetrare nell'Erondàr. Probabilmente si è aperto a causa dell'indebolimento del "grande divieto".

[14] Riconoscibili per via degli effetti collaterali causati dall'elevata assunzione per via orale di funghi fin dalla tenera età. La totale assenza di peli e la colorazione nera delle labbra sono segni tipici di questa ristretta cerchia di erboristi. Si tratta di una minoranza mal vista: l'utilizzo che fanno dei funghi li allontanerebbe dalla Khame morea (la via degli spiriti).

[15] L'oscuro ordine dei cenobiti Jikima nasce dalla scissione della Confraternita degli Incanti. Tale scissione portò alla nascita di tre correnti separate: i Luresindi, i Tecnocrati e i cenobiti Jikima. Il nome di tale ordine deriva da quello del suo fondatore: Nije Jikima, un potente alchimista. Tale ordine fu totalmente annientato nell'anno 523 dell'era erondariana per ordine dell'Imperatore. L'epurazione dell'ordine fu affidata ai Luresindi, acerrimi rivali dei cenobiti. Il disprezzo per gli Jikima era dovuto soprattutto alle pratiche oscure da loro perpetrate, considerate un'offesa ai Khame (come ad esempio la creazione dei Reietti).

[16] Aberrazioni di esseri umani creati dai cenobiti Jikima tramite mostruose pratiche ai limiti del sadismo. Gli umani che subivano questi trattamenti venivano legati ad una sorta di tavoli dove si effettuavano delle trasfusioni di Fluidi in grado di rendere questi esseri praticamente invincibili.

[17] Particolari liquidi ottenuti attraverso un processo alchemico di condensazione dei miasmi che risalivano in superficie dal mondo sotterraneo degli Abominii. Opportunamente manipolati, i Fluidi avevano le capacità di mutare i corpi e potenziare le menti di coloro ai quali venivano somministrati.

Edited by Arkenvoss - 4/10/2022, 00:31